Nel
presente paragrafo, si esaminerà un documento che i soggetti
promotori - d’ora innanzi li chiameremo “soci fondatori” –
farebbero bene a redigere per una migliore riuscita del progetto
associativo.
Per
analogia, si può immaginare che il documento in questione sia una
sorta di “Costituzione” all’interno della quale sono
rappresentati i valori e i principi ispiratori dell’associazione:
una sorta di pietra angolare su cui “erigere” l’intero progetto
associativo.
Il
documento, oltre a costituire uno strumento operativo per i soci
fondatori, rappresenta anche una bussola
per aiutarli ad orientarsi lungo il percorso che li attende fino al
momento della nascita dell’associazione. Rispetto a quanto
contenuto nel documento, saranno compiute tutte le ulteriori fasi del
progetto: le disposizioni che saranno inserite nello statuto, non
potranno che essere in linea con i suddetti principi ispiratori.
Prevedere
un siffatto documento, quindi, consente ai soci fondatori già nelle
prime fasi del progetto, di chiarirsi le idee sulla “forma” da
dare all’associazione, sia internamente, sia nei rapporti con
l’esterno.
Più
nello specifico, si tratta di indicare:
- la presentazione dei soci fondatori;
- i valori condivisi dei soci fondatori a cui si ispirerà l’associazione;
- le finalità dell’associazione;
- l’offerta dell’associazione verso i soci;
- la descrizione della struttura interna;
- i rapporti verso i terzi.
Prima
di sottoporre un qualsiasi programma ai possibili futuri associati, i
soci fondatori dovrebbero inserire nella Carta dei principi
fondamentali una loro presentazione. Si tratta, infatti, di chiarire
i loro intenti, le aspettative, le ragioni che li hanno visti
convergere verso la realizzazione di un progetto associativo comune e
tutto quanto sia utile a dei futuri associati per capire chi sono i
loro interlocutori.
Visto,
inoltre, che l’associazione nascerà attraverso l’impegno diretto
dei soci fondatori, è naturale che essa si ispirerà a dei valori da
questi condivisi; valori che, successivamente, saranno proposti ai
futuri associati e verso i quali si richiederà la loro adesione.
Pertanto, è opportuno che vengano esplicitati e discussi ampiamente:
questi, li ritroveremo anche all’interno dello statuto, quando si
tratterà dello sopo e
finalità
dell’associazione, ossia l’indicazione di ciò che si vorrebbe
realizzare in comune.
Più
nello specifico, si potrebbe parlare dell’offerta verso i soci:
l’insieme delle attività che, a grandi linee, saranno svolte
dall’associazione nella sua operatività quotidiana e che
coinvolgeranno direttamente gli associati in attività varie, secondo
gli indirizzi intrapresi e gli interessi dei partecipanti.
Per
compiere delle azioni, l’associazione non può fare a meno di
dotarsi di una struttura interna ossia individuare le cariche
sociali e gli organi dell’associazione
(il presidente, il segretario, il tesoriere, ecc.), dei ruoli da
assegnare a taluni soggetti e l’indicazione delle modalità di
funzionamento interno dell’associazione (pensiamo, ad esempio, a
come si debbono svolgere le riunioni, con quale periodicità, come si
prendono le decisioni, ecc.).
Infine,
essendo l’associazione un ente che opera in un contesto pubblico,
all’interno di una società articolata fatta di individui e altri
enti (politici, religiosi, non-profit, ecc.), all’interno della
Carta, dovrebbero essere indicate le modalità con cui l’associazione
intende rapportarsi verso l’esterno: se è interessata ad
instaurare dei rapporti di collaborazione con altre associazioni, se
si rivolge ad interlocutori particolari nel panorama sociale, se
intende sviluppare dei progetti a livello internazionale, ecc.
Per
concludere il tema in questione, si può dire che la Carta
accompagnerà l’associazione per l’intera sua esistenza: ne
costituirà il presupposto e l’inizio della sua storia, il punto di
partenza e il riferimento per la sua futura crescita.
Nessun commento:
Posta un commento